Enciclopedia della PNL
Tutto sugli obiettivi in PNL
Lezioni
- 1. Cos’è la PNL?
- 2. Come studiare la PNL?
- 3. Le àncore in PNL
- 4. Apprendimento: tra storia e utilità
- 5. Empatia, Calibrazione, Rapport, Matching & Mirroring
- 6. Il modelling (o modellamento) in PNL
- 7. Coaching e competenze del coach
- 8. Sistemi rappresentazionali e submodalità
- 9. Convinzioni e Dialogo interiore
- 10. Il Metamodello in PNL
- 11. Il Milton Model, i nested loops, i truismi e lo Yes Set
- 12. Visualizzazioni, Time line, ipnosi e Onde cerebrali in PNL
- 13. Tutto sugli obiettivi in PNL
- 14. Strumenti di consapevolezza e di intervento in PNL
- 15. Tre esercizi importanti in PNL
- 16. Linguaggio non verbale in PNL
Un obiettivo è una meta, l’ottenimento di uno stato o di una possessione (cioè un obiettivo emotivo, materiale o anche relazionale). Un obiettivo si distingue da un sogno perché è strutturato e organizzato. Ecco ciò che lo contraddistingue e struttura:
- È espresso in positivo, cioè non sarà verbalizzato in negativo, come «Non voglio più…» ma in positivo «Voglio…» «Entro tale data sarò, farò, avrò acquisito…»
- È specifico, cioè espresso in dettaglio. Quindi non è vago ma racconta cosa ci sarà, come si sentirà, cosa avrà…
- È motivante, e allo stesso tempo credibile. Ciò che non è credibile non può essere motivante ma resta un sogno irrealizzabile.
- È definito con tempi chiari e definiti. Non «Da lunedì prossimo» ma «Da lunedì 13 marzo»; non «Entro due mesi ma «Entro il 30 di giugno»
- È visualizzabile e sensorialmente definito. Più lo vedo e lo immagino anche sensorialmente, meglio lo definisco.
- È iniziato e mantenuto dall’individuo in oggetto, cioè non dipende da azioni di altri. ù
- È ecologico, cioè rispetta la persona, il suo sistema di valori, convinzioni, altre aree della vita, ecc.)
- È contestualizzato nella realtà in cui dovrà essere messo in atto.
Come si dice, se non strutturi i tuoi obiettivi resteranno solo dei sogni. «Ah, mi piacerebbe poter fare questo lavoro, aprire un’attività…» Ma se non mi chiedo: qual è il primo passo? Quando potrò averlo realizzato? Come posso proseguire? Qual è la seconda mossa? E qui, nella formulazione di un buon obiettivo, saper formulare le giuste domande utili è fondamentale. Ecco perché è basilare saper definire un obiettivo e poi suddividerlo in micro obiettivi monitorabili e modificabili.
Ecco qui i classici acronimi per definire degli obiettivi ben formulati:
Il modello GROW
Il modello GROW di John Withmore permette di valorizzare il potenziale personale con un percorso strutturato secondo il suo acronimo
G - Goals (Obiettivi)
R - Reality (Realtà)
O - Options (Opzioni)
W - Will (Volontà)
Il modello EXACT
Il modello EXACT si associa ad altri acronimi per la buona e corretta definizione di un obiettivo
EX - exciting (Eccitante)
A - Accessable (Accessibile)
C - Challenging (Sfidante)
T - Time Framed (Temporalmente definito).
Il modello SMART
Un obiettivo che segue l’acronimo SMART (o SMARTEP) aiuta a strutturare il risultato in obiettivo e non semplicemente desiderio del cliente.
Specifico: definito, chiaro e concreto
Misurabile: per monitoraggio e confronto tra il prima e il dopo
Attuabile: realistico
Rilevante: importante Tempificato: definito nel tempo
Alcuni aggiungono anche le lettere “e” e “p” all’acronimo: E per Ecologico tra altri obiettivi e interessi del coachee. P per Personale e non di altri (famigliari, sul lavoro).
Perseveranza con il modello TOTE
Il modello TOTE è una strategia di problem solving, è l’acronimo di Test Operating Test Exit.
Eccone lo schema illustrato:

Può essere considerato il modello alla base di ogni comportamento. Eccone un esempio: «Devo controllare che siano le tre di pomeriggio».
Test: Non so che ore sono
Operating: Prendo l’orologio e guardo l’ora
Test: L’orologio funziona e mi pare che l’ora sia corretta
Exit: Conosco l’ora
Se, nella fase di operating, mi accorgessi che l’orologio non fosse rotto, dovrei far seguire il test per cercare un altro orologio e così continuare con una seconda fase di operating. Il modello TOTE si rende interessante quando dobbiamo risolvere un problema per raggiungere un obiettivo, in questo caso il modello ci aiuta a non lasciare il percorso a metà ma a proseguire fino al termine. È molto utile e utilizzato nei processi sul lavoro.
- Lezione n.1 - Cos’è la PNL?
- Lezione n.2 - Come studiare la PNL?
- Lezione n.3 - Le àncore in PNL
- Lezione n.4 - Apprendimento: tra storia e utilità
- Lezione n.5 - Empatia, Calibrazione, Rapport, Matching & Mirroring
- Lezione n.6 - Il modelling (o modellamento) in PNL
- Lezione n.7 - Coaching e competenze del coach
- Lezione n.8 - Sistemi rappresentazionali e submodalità
- Lezione n.9 - Convinzioni e Dialogo interiore
- Lezione n.10 - Il Metamodello in PNL
- Lezione n.11 - Il Milton Model, i nested loops, i truismi e lo Yes Set
- Lezione n.12 - Visualizzazioni, Time line, ipnosi e Onde cerebrali in PNL
- Lezione n.13 - Tutto sugli obiettivi in PNL
- Lezione n.14 - Strumenti di consapevolezza e di intervento in PNL
- Lezione n.15 - Tre esercizi importanti in PNL
- Lezione n.16 - Linguaggio non verbale in PNL